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Roy Keane dice a Pep Guardiola di smettere di lamentarsi del calendario del Manchester City

Roy Keane ha mostrato poca simpatia nei confronti di Pep Guardiola riguardo ai commenti del tecnico del Manchester City sul calendario della sua squadra dopo il pareggio per 1-1 di domenica contro l’Arsenal.

Roy Keane ha mostrato poca simpatia nei confronti di Pep Guardiola riguardo ai commenti del tecnico del Manchester City sul calendario della sua squadra dopo il pareggio per 1-1 di domenica contro l’Arsenal.

Guardiola ha ritenuto che i suoi giocatori abbiano mostrato gli effetti di una settimana intensa che includeva anche il derby dello scorso weekend e una sfida di Champions League contro il Napoli.

«Complimenti alla squadra, alla loro resilienza», ha detto a Sky Sports, dopo aver visto il gol iniziale di Erling Haaland annullato dalla rete di Gabriel Martinelli al minuto di recupero.

"Segnare è così difficile quando non sei efficace nel pressing alto, non sei efficace nella costruzione del gioco."

"La mentalità deve essere forte, ma abbiamo molta stanchezza con gli stessi giocatori, sai quanti infortunati abbiamo."

Interrogato sul motivo per cui riteneva che la sua squadra non fosse efficace, ha detto: «(L'Arsenal) è stata migliore e noi eravamo incredibilmente stanchi. A volte la gente non si rende conto, la partita contro il Napoli in Champions League è stata così emozionante, dopo quella un giorno di recupero e il giorno dopo devi (viaggiare) quattro, cinque ore (fino a Londra).»

Pressato sui suoi sentimenti riguardo al calendario, ha detto: "Ma se vuoi sottolineare il fatto che ora mi sto lamentando per il calendario, va bene. Va bene, mi sto lamentando per il calendario! Sei soddisfatto? Va bene...!"

L'ex capitano del Manchester United Keane, parlando come opinionista su Sky Sports, ha risposto: "Se parli di fatica e calendari, siamo a settembre e loro vengono da due partite casalinghe consecutive.

"La partita contro lo United è stata abbastanza tranquilla, il Napoli ha avuto un uomo espulso dopo 20 minuti. Non hanno viaggiato dalla Russia o dalla Polonia quando hai avuto una trasferta difficile. Sappiamo tutti che le sfide per un calciatore sono essere robusti e giocare due o tre partite a settimana."

«Guardiamo i loro giocatori in panchina, sono sicuro che ci devono essere altri allenatori in Premier League che guardano Pep pensando: ‘Pep, se pensi di avere problemi con i calendari e la profondità della rosa, mamma mia’. Non mi è piaciuto quell’atteggiamento da cui veniva Pep.»